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PIRAMIDE ALIMENTARE: COS’È E A COSA SERVE?

Settembre 14, 2020Michela Dessì

La piramide alimentare è una delle rappresentazioni grafiche più utilizzate per esporre i principi alla base di una alimentazione sana. Ne esistono diversi tipi, tra cui la piramide alimentare mediterranea. In questo articolo vediamo cos’è, a cosa serve e come funziona.

Piramide alimentare e dieta mediterranea

L’alimentazione influisce su molteplici aspetti della nostra vita, compreso il nostro stato di salute. Quando ho deciso di cambiare le mie abitudini alimentari, è stato inevitabile imbattermi nella Dieta Mediterranea. Con questo non intendo che prima non la conoscessi e neppure che non ne applicassi totalmente i suoi principi. Diciamo che eravamo solo due “conoscenti” e ora siamo proprio amici 🤭

La Dieta Mediterranea è un modello alimentare che consente di seguire uno stile di vita sano, mantenendo l’organismo in salute senza rinunciare al gusto della tavola.

Nel 2010, è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità, che l’ha definita “un patrimonio culturale immateriale millenario, vivo e in continua evoluzione, condiviso da tutti i Paesi del Mediterraneo, che incorpora saperi, sapori, ricette, prodotti alimentari, coltivazioni e spazi sociali legati al territorio”. 

A questo modello si ispirano anche le Linee Guida per una Sana Alimentazione italiana, le quali rispecchiano la preferenza del consumo di prodotti vegetali, il moderato/scarso consumo di prodotti di origine animale e l’uso dell’olio extravergine di oliva come principale grasso per condire e cucinare. La Dieta Mediterranea è concepita, quindi, come un modello alimentare che non si basa solo sulla somma di alimenti e le percentuali di nutrienti. 

Le Linee Guida per una Sana Alimentazione italiana non sono l’unico mezzo utilizzato per veicolare i concetti chiave dell’educazione alimentare al consumatore. Tali informazioni sono presentate anche attraverso rappresentazioni grafiche, in quanto hanno un impatto più immediato rispetto al testo scritto.

Una delle più note è la piramide alimentare, nella quale sono proposti gli alimenti dal consumo giornaliero al consumo occasionale. Lo stesso messaggio è veicolato anche attraverso altre raffigurazioni, come il piatto (USA, UK, Germania, Olanda, ecc.), l’arcobaleno (Canada), una barca a vela (Francia), ecc. 

Dieta mediterranea e piramide alimentare

Cos’è la piramide alimentare

Per raccontarvi della piramide alimentare ho chiesto il supporto della Dottoressa biologa nutrizionista Martina Vecchiarini (trovate tutti i suoi contatti a fine articolo), che ha accettato il mio invito e adesso vi spieghiamo cos’è, a cosa serve e come funziona. Iniziamo!

La piramide alimentare è, come anticipato, una rappresentazione grafica che sintetizza le principali regole nutrizionali sulle quali si basa la dieta mediterranea. La disposizione degli alimenti all’interno della piramide ci permette infatti di capire in maniera rapida ed immediata con quale frequenza andrebbero consumati nell’arco della giornata e della settimana al fine di mantenere un buon stato di salute.

Perché la piramide alimentare ha questa forma

Già dal nome appare chiaro che la piramide alimentare presenti una forma triangolare. In questa figura nessun alimento è escluso ma ciascuno trova il suo posto, risulta quindi evidente quanto sia importante variare la propria alimentazione includendo tutti i gruppi di alimenti ma in quantità diverse.

Alla base, nei blocchi più larghi, si trovano, infatti, gli alimenti che andrebbero consumati con maggior frequenza nonché le buone abitudini da coltivare per consolidare uno stile di vita più sano. Man mano che si sale verso l’apice, sono presenti invece quegli alimenti che andrebbero consumati in minore quantità e con una ridotta frequenza di consumo.

Diversi tipi di piramide alimentare

Quella della dieta mediterranea non è l’unica piramide che possiamo incontrare. La prima piramide alimentare è stata elaborata nel 1992 dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America (USDA). Dopodiché, sono susseguite nel corso degli anni svariate raffigurazioni delle piramidi al fine di fornire sempre maggiori indicazioni alimentari.

Nell’ambito della dietetica si sono sviluppate, ad esempio, la piramide italiana, ideata nel 2005 da un gruppo di esperti incaricati dal Ministero della Salute e la piramide mediterranea. Ma non solo, sono stati proposti anche modelli di piramide per l’attività fisica, per la sostenibilità, ecc.

La nuova Piramide della Dieta Mediterranea: a cosa serve?

Nel 2016, l’International Foundation of Mediterranean Diet (IFMeD) ha proposto un aggiornamento della Piramide alimentare della Dieta Mediterranea, al fine di fornire una rappresentazione unitaria della Dieta Mediterranea. 

Nello specifico, il suo scopo è quello di offrire un modello alimentare sostenibile che caratterizza tutta l’area del Mediterraneo, ma allo stesso tempo anche adattabile a ciascun paese in relazione alla propria cultura e alla propria cucina tradizionale.

La piramide alimentare e il piatto sano

La piramide alimentare ideata e utilizzata negli Stati Uniti fin dal 1992 è stata affiancata nel 2011 dall’Healthy Eating Plate. Questo schema alimentare prevede la divisione del piatto in spicchi di diversa dimensione a cui corrispondono gruppi alimentari e che consentono di capire in modo semplice come deve essere composto il piatto per ottenere un pasto bilanciato.

Inizialmente avevo scritto che la piramide alimentare era stata sostituita dall’Healthy Eating Plate, ma la Dottoressa Martina mi ha giustamente suggerito di utilizzare il termine affiancata.

Questo perché è stato più un “affiancarsi” in quanto il piatto sano non ci informa su quante volte a settimana mangiare carne ad esempio ma ci aiuta sicuramente a costruire nel concreto un pasto.

Fonte: Harvard School of Public Health and Harvard Medical School

Una parte del piatto è riservata alla frutta, una più grande è dedicata alla verdura, una terza ai cereali e l’ultima, la più piccola, alle proteine. Tre quarti del piatto è, quindi, composta da cibi di origine vegetale.

Per approfondire meglio l’argomento, leggete anche l’articolo dedicato alla regola del piatto sano.

Come funziona la piramide alimentare mediterranea

Alla base della piramide in realtà non troviamo alimenti ma sane abitudini che possono influenzare positivamente il nostro stile di vita e il modo in cui ci alimentiamo, tra queste l’attività fisica, il riposo, la convivialità e la scelta di alimenti di stagione, nonché del territorio e della tradizione. Fondamentale l’assunzione dell’acqua per mantenersi in buona salute.

Fonte: IFMeD

Viene consigliato poi il consumo ad ogni pasto di cereali e derivati, preferibilmente integrali, olio extravergine d’oliva, frutta e verdura di stagione di vari colori. È previsto un consumo giornaliero anche per spezie, erbe aromatiche, semi oleosi, frutta a guscio, legumi e 2 porzioni di latticini preferibilmente a basso apporto di grassi (es. yogurt, latte, ricotta).

La frequenza si riduce nel caso del consumo di pesce (più di 2 volte alla settimana), carne bianca (2 porzioni alla settimana), uova (2 – 4 porzioni), carne rossa (meno di 2 volte alla settimana) e carne trasformata da mangiare il meno possibile.

In cima alla piramide ci sono i dolci (biscotti, gelati, torte, brioche, merendine confezionate, ecc.), il cui consumo consigliato è inferiore alle 2 porzioni alla settimana.

Con l’aiuto della piramide e del piatto sano possiamo quindi costruire più facilmente pasti equilibrati e bilanciati e condurre uno stile di vita più sano. 


Articolo realizzato in collaborazione con

Martina Vecchiarini, Dottoressa biologa nutrizionista – Instagram: @nutriappeal | Facebook: NutriAppeal – Martina Vecchiarini Biologa Nutrizionista

FONTI:

Linee Guida per una Sana Alimentazione
IFMeD
Harvard T.H. Chan School of Public Health

N.b. l’immagine della piramide alimentare presente nella copertina dell’articolo non è una rappresentazione completa, ma è stata riadattata per motivi logistico-fotografici.
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